Il calendario segna a
chiare lettere il suo arrivo, ma l’estate fatica ancora un po’ ad allontanarsi da noi e a lasciare posto al suo successore.
L’autunno, la stagione che
colora di una velata malinconia ogni cosa, trasforma la nostra casa come un prezioso
scrigno pronto ad avvolgerci e proteggerci dai primi freddi facendoci sentire
coccolati e amati. E la mente vola sulle cose che amiamo fare quando fuori
piove e non abbiamo voglia di minurci di ombrello e galosce per uscire, ed ecco che semplici progetti come vedere
un film o leggere un libro raggomitolati in un plaid diventano dei piccoli nascondigli
in cui corpo e mente si lasciano cullare...
Ed il mio autunno prevede...
Racchiudere una candela o delle minuscole lucine in una jar
di vetro su cui avvolgere un vecchio centrino ricamato a mano dalla nonna e
attendere che nel buio della stanza la fioca luce danzi tra le trame del cotone
come se seguisse i passi di un’antica melodia...
Andare alla ricerca di un soffice cuscino di velluto dello
splendido colore dell’ uva prima della vendemmia o
della candida lucentezza del bianco, che abbiano degli opulenti ricami che fantasticando sull' idea che siano come quelli su cui Maria Antonietta oziava
gustando macaron...
Usare le zucche vuote come dei preziosi vasi in cui riporvi dei profumatissimi
fiori freschi, usarli come centrotavola prima di servire la gustosa polpa
estratta in precedenza come una crema da mantecare con delizioso risotto...
Spolverizzare
zenzero,curcuma, timo e sale oppure zucchero di canna, cacao e caramello sugli
scrocchianti popcorn che accompagneranno le mie piovose domeniche pomeriggio
raggomitolata sul divano a guardare lo schermo trasmettere in bianco e nero le
immagini di Ginger volteggiare in un vestitino di paillettes o il volto triste
di Gelsomina invocare il suo amato Zamapanò...
Passare un velo di smalto color cioccolato sulle unghie
fresche di cure a base di olii e creme, mentre una fumante tazza di tea verde
profuma la stanza e riscalda dai primi freddi...
Camminare nel parco con il naso all’ insù per stupirmi ancora una volta di come le foglie
abbiano cambiato colore, seguire la loro lenta caduta con lo sguardo fino ad
annusare la terra umida sui cui si posano leggere…
Preparare con la vecchia ricetta di famiglia la crostata più buona del mondo, perché
oltre al gusto deciso della confettura d’ amarene riporta alla memoria
il dolce gusto dei ricordi d’ infanzia, di quando guardavo
curiosa, in ginocchio sulla sedia perché troppo piccola per avere una
visuale perfetta da seduta, le ruvide mani della nonna stendere con infinito
amore la pasta frolla nella teglia...
Consultare la lista dei desideri che ogni inizio autunno, come
da tradizione, menziona sempre alla prima voce l’acquisto
di un maglioncino caldo e morbido, possibilmente intrecciato, per avere l’ illusione di essere avvolte in un lungo e morbido
abbraccio che duri fino a primavera...
La ricerca di un nuovo profumo, che sia conosciuto a pochi
e che per questo possa sembrare ancor di più
che appartenga solo a me, che racconti chi sono ad ogni passo ed a ogni gesto,
che sia semplicemente femminilità in forma liquida, racchiusa
in una graziosa boccetta da adagiare sulla mensola delle coccole in bagno...
Scegliere la foto più bella che possiedo selezionandola
bene tra le mille cartelle gialle del pc, farla stampare su una carta che la
faccia quasi luccicare e regalarle una bella cornice, che sembri uscita da
qualche vecchia soffita, graffiata e vissuta, con qualche intarsio barocco
sugli angoli per poterla ammirare ogni volta che quel particolare ricordo abbia bisogno di una coccola in più per essere rivissuto...