Streghe, zombie, vampiri e fantasmi in questa particolare notte d'autunno allo scoccare della mezzanotte si apprestano a spaventare intere città. Ma ad Halloween, la vera padrona di questo evento importato con prepotenza dall'estero è la zucca. Grande o piccola, intagliata e cucinata, il piccolo ortaggio color arancio è depositario, nell'italica tradizione popolare, di un proverbiale invito a tenere gelosamente con sè una generosa dose di buon senso, per non perdere la testa in cose futili e sciocche, allontanando così, dal fuoco visivo del nostro orizzonte le cose importanti. Parafrasando questo detto e rapportandolo all'universo femminile, ben sappiamo, che noi donne siamo depositarie di generose quantità di sale in zucca, anche se ogni tanto, un piccolo corto circuito, ce ne fa smarrire una minuscola dose, ad esempio, ogni qualvolta c'innamoriamo follemente di qualcosa. Ed ecco un breve elenco dei nostri colpi di testa, dei nostri eterni amori da wishlist e dei piccoli consigli per tenere saldamente la nostra testa ancorata al collo.
Noi donne amiamo perdere la testa per:
Noi donne amiamo perdere la testa per:
un adorabile vestito di seta che scivola maestosamente sul busto di un elegante manichino, esposto tra le decorazioni della propria vetrina nella principale via dello shopping, mentre il nostro grazioso vestitino in pizzo sangallo giace piangente su una gruccia stipato nel guardaroba tra la camicia a fiori e quella a righe;
lo splendido David Beckham in desabillè per H & M, mentre, invece di guardare così lontano e nell'orizzonte della temibile Victoria, il nostro vicino di posto in metropolitana che posa lo sguardo su di noi, in lingerie potrebbe anche essere meglio del bel britannico;
per un paio di decoltè dalla fiammante suola rossa per le quali faremmo follie, mentre abbandoniamo i nostri fedeli tacchi low cost nel fondo della nostra scarpiera con la scusa che non abbiamo un'occasione glamour degna per indossarli;
per un delizioso e perfetto dolcetto francese dai tenui colori pastello, mentre dal nostro fornaio di fiducia i brutti-ma-buoni pregano le nostre scalpitanti papille gustative di dargli l'opportunità di conquistarle al primo morso;
per una una prestigiosa borsa in pelle saffiano con impresse a caldo le iniziali della celebre maison e delle iniziali del nostro nome, mentre quella effetto used ritrovata nell'armadio della nonna, porta incisa su di essa la magica allure di un tempo lontano e una dose immensa d'amore conservata da chi l'ha portata a lungo sotto braccio;
per il corpo perfetto di Gisele senza alcuna ombra di ciccia e brufoli, convinte del fatto che anche lei imprigionata in un corpo da dea, in fondo, è una comune mortale, e avrà sicuramente le sue odiose paranoie mattutine del "Come sono brutta e gonfia oggi, e ora cosa mi metto?", esattamente come noi;
un brillante e ammaliante monile d'alta gioielleria, estremamente scintillante eppur disarmante nel suo proibitivo costo, mentre il design accattivante e giocoso di un piccolo bjoux nascosto nel fondo di un cassetto o esposto su una bancarella è pronto a personalizzare con carattere ogni nostro gesto e outfit.
Semplicemente, noi donne, amiamo perdere la testa per un sogno irrealizzabile, inavvicinabile ed irraggiungibile, che racchiude in sè la bellezza del sognare stesso e la perseveranza della fantasia, di quella piccola scintilla che ci rende vivi e pronti ad ardere per qualcosa di bramato, mentre non lontano da noi la silenziosa bellezza delle piccole cose, pensate e conquistate ci fa godere del frutto delle nostre fatiche e dei nostri risparmi. Sognare è l'essenza stessa della nostra vita, proprio come l'amore, e mentre continuiamo ad immergerci nei nostri fantasiosi mondi, nutriamo le nostre giornate di gioie raggiungibili e tangibili.
Ed eccoci, imperterrite a perdere la testa, per poi ritrovarla e riperderla ancora tra le pagine di una rivista, lo schermo di un pc, uno shop on line o la vetrina di un negozio, conservando sempre una buona dose di sale in zucca, e perchè no, anche di un pizzico di pepe, giusto per rallegrare le nostre giornate!
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