Il cambio di stagione mette sempre a dura prova la nostra volontà e la nostra pazienza. Il momento in cui i primi freddi autunnali o il primo timido sole primaverile fanno capolino, il nostro entusiasmo sale alle stelle fino al momento in cui infidamente va a solleticare il pensiero di riordino del nostro guardaroba, facendo così drasticamente crollare le quotazioni di felicità di un instante tanto atteso. A quel punto, confidiamo segretamente che il clima sia clemente e non cambi in maniera repentina dandoci il tempo di metabolizzare l'idea di dover aprire il nostro armadio e destinare un intero pomeriggio (a volte anche la serata) del nostro tempo alla pulizia e al riordino dei nostri amati eppur temuti abiti. Il momento dell'apertura dell'armadio ci terrorizza come se dietro si nascondesse Mike Wazowski di Monster and Co. ad urlarci contro di non acquistare più nulla o peggio ancora come se qualcosa (e sappiamo bene cosa), all'improvviso potesse esplodere travolgendoci come è successo alla cara Becky di I love shopping, seppellendoci di stoffa, seta e cashmere. Non riuscirò mai a capire fino in fondo la sottile linea di demarcazione che separa l'adorato frutto dello shopping e il temutissimo momento di riordino degli stessi amati capi. Misteri incoprensibili che solo la nostra psicologia di donne riesce a tenere relegati sotto chiave nell'inconscio, non volendoci svelare l'arcano di questo invalicabile confine. Confidando che un approfondito studio e una puntata tv di 'Misteri ed Enigmi' possano restituirci l'attesa verità, armate di tutta la pazienza che possediamo, diamo ufficialmente il via ai lavori del cambio di stagione. Un'intensiva seduta di yoga pre-apertura dell'armadio potrà essere il nostro salva-vita, così che, cento profondi respiri dopo, munite dell'occorrente necessario per l'operazione saremo pronte ad aprire le temibili ed abominevoli ante.
Occorrente e modalità d'uso.
Oltre alle indispensabili doti di pazienza e obiettività, è opportuno munirsi di un grande specchio per provare i capi che decideremo di tenere o di abbandonare. Sò che è doloroso separarsi da un capo che ha fatto la storia del nostro stile, perchè lo abbiamo desiderato, amato e coccolato, ma, oltre ad essere depositario di ricordi, lo è anche di pelucchi di vecchiaia e di un'indefinibile colore non presente nel tanto decantato catalogo di Pantone. Quindi dei grossi sacchi ci saranno utili per dividere i vestiti da buttare e quelli ancora in buono stato da destinare ai bidoni gialli per la beneficienza. E' vietato trovare scuse come "è nuovo, ha ancora il cartellino", se non lo abbiamo ancora indossato un motivo seppur inconscio ci sarà; oppure ancor peggio "quando avrò perso qualche chilo lo indosserò e insieme saremo perfetti", è inutile mentire a noi stesse, i lunedì d'inizio dieta sono ancora molto lontani dai nostri imminenti piani, mentre le leccornie del Natale sono sempre più vicine. Accumulando vestiti che difficilmente usiamo, non facciamo altro che occupare spazio utile compromettendo il nostro riordino (e il nostro equilibrio psico-fisico), impedendoci di gestire al meglio i nostri oggetti nel minor tempo possibile e di acqusitarne dei nuovi che magari ci sarebbero più utili. Altri amici salva-spazio sono le grucce e le scatole (e qui Ikea docet!) Per appendere i nostri abiti sono indispensabili due tipologie di grucce: quelle di plastica con i laterali robusti per adagiare comodamente le spalle delle nostre camicie, muniti anche, di quella piccola rientranza utile per agganciare le bratelle-ballerine di alcuni vestiti. Per i blazer e i cappotti,invece, sono ideali le grucce in legno, molto resistenti, perchè non subiscono deformazioni in base al peso del capo che sorreggono. Un consiglio pratico è quello di scegliere le grucce tutte uguali e dello stesso colore, per avere così una visione di uniformità quando aprireremo il nostro armadio , evitando di incappare in quell'antiestetico dislivello dovuto alle diverse tipologie di appendi abiti che fanno risultare più ardua la localizzazione di un vestito. Quindi sono assolutamente bandite le grucce di ferro delle lavanderie, sia per una questione igienica che di salvaguardia del capo stesso che potrebbe rimanere impigliato nella sporgenza della gruccia adiacente. E'importante , destinare ad un singolo capo una sola stampella altrimenti rischieremo di dimenticare di indossare quel vestito o perchè non ne avevamo memoria (per la serie lontano dagli occhi lontano dal cuore) o perchè non sapevamo dove lo avevamo collocato. Un'altra fondamentale regola è imparare a piegare bene le cose per due semplici ragioni. Una per non rischiare di indossare un capo sgualcito, e due perchè se un capo è ben piegato occuperà meno spazio e riusciremo a trovarlo facilmente. A dimostrazione di questa tesi, e non della mia ossessività compulsiva, ecco un piccolo tutorial fotografico per dimostrarvi come l'arte del piegare una maglia ottimizzerà il nostro spazio. E dulcis in fundo, sembrerà maniacale, ma vi assicuro che è utilissimo (e presto mi ringrazierete!) ordinare i nostri capi dividendoli per colore, quindi provare per credere si vous plait, perchè per la serie anche l'occhio vuole la sua parte, farà meno fatica ad individuare al primo sguardo il gruppo di colore del capo che avevamo in mente di indossare, preservando la nostra messa in piega e la nostra serenità evitandoci un diavolo per capello.
Capitolo Svuoto-Pulisco-Riordino. Riversare l'intero contenuto dei nostri armadi tra il divano e il letto sembrerebbe una pessima idea, ma ci darà modo di pulire a fondo l'armadio deodorandolo per benino e consentendoci di passare al vaglio ogni singolo capo prima di sapere quale sarà la sua destinazione (spazzatura-riciclo-armadio!) A questo punto occorre decidere la collocazione di ogni tipologia di vestiario all'interno del nostro guardaroba, e poco importa se l'armadio è piccolo o è l'imitazione di quello di Carrie, il nostro imperativo è e sarà ORDINE! Decideremo quindi cosa e dove appendere i nostri capi. Blazer e cappotti, saranno collocati in alto, in un'altro vano metteremo i vestiti partendo da una gradazione di colore che vada da quelli scuri a quelli più chiari, in un'altra sezione inseriremo le camicie e le maglie che necessitano di essere appese per non stroppicciarsi, e infine sistemeremo i pantaloni e le gonne appendendoli sulle apposite grucce pinzate. Le t-shirt e le maglie che saranno ripiegate saranno collocate in una cassettiera, ma qualora non ne possedessimo una, potremo ricorrere all'utilizzo di scatole a cassetto o con coperchio da stipare alla base del nostro armadio. I capi della stagione appena passata li conserveremo lavati e profumati in grosse scatole, muniti di etichetta identificatrice (soprattutto per capire che sono i nostri vestiti e non quelli del nostro boy), sulla cima del nostro armadio, nel soppalco o in cantina. Per ottimizzare ancora di più lo spazio, possiamo sigillare i vestiti negli appositi sacchetti sottovuoto, mentre le giacche e i cappotti li racchiuderemo nelle custodie per non farli impolverare.
Capitolo Lingerie.
Quel che indossiamo al di sotto dei nostri vestiti è altrettando importante, se non più importante del vestito stesso, sia per una questione di comodità che di ordine ed igiene personale. Ed è qui, l'operazione cernita sarà ancora più spietata. Senza alcuna remora cestineremo capi che hanno perso colore ed elasticità, ricollocandoli ordinati e piegati nel cassetto seguendo lo schema d'uso: slip, reggiseni, canottiere, calzini e pigiami. Sull'agenda prenderemo nota alla data dei saldi di fare una visitina ai nostri negozietti di fiducia come Intimissimi, Oysho, Tezenis and co.
Capitolo Accessori.
I nostri migliori amici, quelli che definiscono il nostro stile sono loro: gli accessori. Che siano cinture, foulard, cappelli, fermagli per capelli o gioielli, l'ordine fra i nostri fedeli alleati deve regnare sovrano perchè intorno a loro girano i nostri outfit rendendoci uniche, nonostante indossiamo il centocinquatesimo tubino nero venduto da H&M. Scatole, appendini e organizzatori alla mano, saranno utili per collocare al meglio tutto ciò che ci occorre per arricchire i nostri look. I foulard più preziosi è opportuno tenerli chiusi nelle apposite carte per evitare che possano ingiallire, mentre gli altri insieme alle sciarpe possiamo appenderle a quei simpatici ganci multipli da posizionare alla parete del nostro armadio. Stessa operazione da ripetere per le nostre cinture. Per i cappelli è necessario possedere una scatola molto alta per evitare che comprimendosi fra di loro nel nostro affollatissimo armadio si deformino. Per quanto riguarda i gioielli è oppurtuno pulire periodicamente quelli in argento e conservarli sempre nelle apposite custodie per evitare che si ossidino, mentre per gli altri esistono molteplici soluzioni sotto forma di mini cassettiere e appendini a forma di busti di donna o alberi.
Capitolo Scarpe.
Sia che possediate una scarpiera spaziosissima o una grossa scatola sotto il letto con scritto "collezione autunno-inverno" l'importante è riporre con cura le nostre scarpe per mantenerle sempre belle e nuove, anche se sono state acquistate alla bancarella del mercato, perchè se una persona è davvero ben curata ce lo sveleranno sicuramente le nostre amate calzature. Occorre ripulirle con l'apposito prodotto, accartocciare all'interno le pagine di una vecchia rivista per non fargli perdere la forma e riporle facendo combaciare le suole fra di loro all'interno di un sacchetto di cotone (ricordate il mio tutorial di come realizzare dei pratici e divertenti sacchetti porta-scarpe? Vi rinfresco la memoria!)
Capitolo Borse.
Anche per le borse vale la stessa regola delle scarpe pulirle fuori e dentro, riempirle di carte e riporle in un sacchetto, che spesso è dato in dotazione con la borsa stessa. Se la moda ha invaso anche l'arredamento delle nostre camere spodestando i libri dalle librerie per far posto a borse e scarpe, è vero anche che i nostri contenitori alla Mary Poppins occupano tantissimo spazio. Un'ottima soluzione è adottare delle deliziose scatole in vimini da mettere negli angoli vuoti della stanza come una sorta di mobiletto sul quale poggiare i nostri oggetti preferiti, oppure ricorre a delle cassapanche o dei bauli vintage da tenere ai piedi del letto per un tocco super chic.
Ad operazione ultimata cosa occorre fare per mantenere fede all'ordine faticosamente raggiunto? Bastano poche e semplici regole. Quando si torna stanche da lavoro siamo autorizzate a lanciare i vestiti sulla sedia per dedicarci ad una doccia rilassante e alla nostra cena, ma nel momento in cui dobbiamo scegliere i vestiti per il giorno dopo, riprendiamo quelli abbandonati sul sofà mettendoli al loro posto o nel cesto della biancheria da lavare. Qualora vogliamo acquistare un nuovo capo di stagione poniamoci prima un paio di domande: possiedo già questo capo? è un capriccio sotto forma di trend o mi starà bene e lo userò realmente? Infine per ogni capo che andremo a comprare cerchiamo almeno di arrivare a immaginare tre diversi outfit con cose che già possediamo. Se tutte le risposte sono affermative non ci resta che godere del frutto del nostro shopping sapendo che andrà a vivere nel nostro invidiabile e perfetto guardaroba.
P.S. Per invadere tutti i nostri sensi appagandoli della fatica compiuta ricordiamoci di riporre dei sacchetti profumati all'interno dell'armadio così che ogni volta che apriremo le sue ante e i suoi cassetti saremo invase dalla bellezza dei nostri vestiti e da una dolce fragranza!
(google images)
Che post interessante! pieno di idee da mettere in pratica...Io ogni volta che apro l'armadio vorrei trovare ordine, ma non è facile, soprattutto quando non si possiede la bacchetta magica :)
RispondiEliminaUtile il consiglio della maglie in verticale e divise per colore! Proverò anche io!!
ciao,
Angelica
per quanto mi riguarda mi mancano solo le cappelliere... che in questo buco di paese non riesco a trovare... per il resto è quasi perfetto! complimenti ti leggo molto volentieri! ;)
RispondiEliminache organizzazione.
RispondiEliminami prende male il cambio di stagione.
lo rinvio sempre.
http://nonsidicepiacere.blogspot.it