Il temuto cambio di stagione l’ho ormai superato da un paio di settimane anche se mi ha lasciato in sospeso qualche riflessione. Ho archiviato in apposite scatole firmate Ikea tutte le cose primaverili ed estive e ho buttato tutto ciò che era usurato, mentre le cose ben conservate ma inutilizzate (addirittura alcune ancora con il cartellino) le ho donate in beneficienza. Aldilà del rinnovo tecnico e della pulizia di armadi e vestiti, ho pensato che dovessi essere più organizzata sia nella disposizione degli abiti che nella scelta degli stessi. Gli acquisti compulsivi e dettati dalle mode del momento sono spesso cattivi consiglieri per noi donne desiderose di portare a casa un bel bottino. La regola per fare un buon acquisto è quella di pensare al capo prescelto con almeno tre abbinamenti di ciò che già possediamo nel nostro guardaroba. Fino a qualche tempo fa ero costantemente attratta da vestiti particolari, da stampe inusuali, insomma da qualcosa di unico che risollevasse i miei outfit dalla conformità e dal grigiore della massa. In quest’ultimo periodo però complici anche Pinterest e Instagram, ho notato di essere molto attratta dallo stile minimal, basico, ben strutturato, pulito e da quei capi senza tempo. Seguito alla lettera però può rischiare di essere un po’ scialbo e monotono, poiché bianco, nero e grigio fanno da padrone in ogni outfit, ma se personalizzato con qualche tocco ad hoc, ad esempio insieme ai colori pastello nella loro versione più soft e polverosa tutto diventa chic e sofisticato. Interrogandomi su come riorganizzare la mia nuova idea di outfit, ho deciso di partire dalle basi, cioè dai capi indispensabili da avere come passpartout in ogni stagione. E’ autunno, ormai siamo a novembre, ma le temperature, nella capitale e in molte altre città per fortuna sono ancora miti, e quindi l’acquisto di cappotti e piumini può essere rimandato a data da destinarsi. Nelle mezze stagioni, non si sa mai cosa indossare, soprattutto su quale capospalla puntare per completare il proprio look. Ed ecco qui riuniti i fantastici quattro, i capispalla che non possono assolutamente mancare nel guardaroba autunnale di ogni donna, attualissimi nelle forme, ma dal mood senza tempo e con curiose storie alle spalle da raccontare.
Trench. E’ da sempre considerato
il misterioso protagonista dei film noir degli anni ‘40, sia che a indossarlo
siano gli uomini che le donne. Approdò
al cinema, dopo essere stato lungamente in trincea, grazie a Greta Garbo e
Humphrey Bogart, anche se il suo massimo splendore lo vide insieme ad Audrey
Hepburn in Colazione da Tiffany. Burberry ne vanta la nascita e il pregio, ma
ad oggi ogni brand lo celebra tra infinite versioni di forme e colore. Con alle
spalle un secolo di storia, questo impermeabile dal color caffellatte, è un must
have che arricchisce di stile sia outfit casual che quelli più raffinati.
Cardigan. Anche il cardigan
insieme al trench porta egregiamente i suoi anni, e anche lui vanta origini nel
mondo militare. Il suo aspetto migliore lo acquisisce in formato oversize con
un grande scollo, il doppiopetto bordato di bottoni costruito su un filato
intrecciato a maglia grossa. Nel guardaroba femminile lo introdusse attraverso
la moda sportiva Jean Patou vestendo la celebre tennista Suzanne Lenglen, ma a
decretarlo un morbido capo da tempo libero fu Coco Chanel, che lo dotò di ampie
tasche, come sostitute della borsetta. Perfetto su jeans e t-shirt come su un
abito romantico.
Giacca di pelle. Giubbotto da
motociclista o semplicemente chiodo sono le varianti del nome che questo intramontabile
capo detiene dal lontano 1928. Si pensa fu inventato nel mondo dell’aviazione
per vestire i piloti americani, ma ben presto passò come testimone ai
motociclisti. Conobbe la gloria nel cinema grazie a Marlon Brando fino ad approdare
a varie subculture dai biker ai punk, fino a salire sulle passerelle. Nel corso
del tempo ha aggiunto alla sua pelle nera, borchie, cinture, spalline,
doppiopetto, colli di pelliccia, anche se la versione basica ed originale resta
sempre perfetta e versatile. Da abbinare ai pantaloni skinny per un look da
vera biker oppure da portare su una gonna a tubo per sdrammatizzare un look
troppo formale.
Parka. Se si considera la sua
resistenza e la sua impermeabilità il parka può essere riconosciuto come il
capo di abbigliamento più antico. Sin dalla preistoria si hanno tracce di
questo largo indumento dotato di pelliccia che serviva agli uomini per
ripararsi dal freddo. La sua rivisitazione avvenne in campo militare, ma la sua
gloria fu confermata in ambito sportivo nelle gare con le slitte in Alaska o sul
lavoro degli operatori alimentari di
carni e pesce alle prese con le celle frigorifere. Negli anni ’50 i giovani
inglesi che amavano girare in Vespa o Lambretta, lo utilizzavano come giacca a
vento per proteggere i propri abiti sartoriali dalle intemperie. Il parka
diventa iconico negli anni ’90 grazie al trasandato stile grunge dei Nirvana, da
lì in poi Kate Moss e Sienna Miller diventarono le indossatrici ufficiali di
questo capo decretandolo un praticissimo must have da indossare tutti i giorni.
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