Niente come la trasformazione e la trasposizione di un pensiero in pennellate di colore su una tela bianca mi emoziona di più. E' un'estasi per gli occhi, osservare come dalla punta di un pennello prende forma il mondo interiore di un'artista. E per vedere lei, Frida Kahlo, non sto più nella pelle.
Storie di vita vissuta ed immaginata intrise sulla tela con piccole pennellate a raccontare momenti che si cristallizano nella sua esistenza, sulla tela e nell'immaginario collettivo idolatrandola come una grande artista del Novecento. Opere come diari pittorici in cui Frida mostra attraverso il simbolismo la sua vita in cui ricordi felici e dolorosi si rincorrono sulle tele tra la meravigliosa natura messicana e la frenesia della vita newyorkese. Un amore assoluto e tormentato con un grande artista, Diego Riveira, impresso nella sua testa e nel suo cuore, e la doppia guerra di combattere con lui e contro di lui genio e sregolatezza e tradimenti. Un terribile incidente stroncò l'energia fisica della pittrice nel fiore della sua giovinezza costringendola a lungo nell'immobilità, ma non scalfì mai la sua forza interiore. Un grande letto a baldacchino munito di specchio fu il suo fedele compagno in un mare di dolore e solitudine che nonostante tutto la motivò a scrutare bene la sua immagine fisica ed interiore permettendole di iniziare a coltivare la sua arte attraverso degli autoritratti. Il suo talento l'avvicinò al grande amore della sua vita, Diego Riviera, perdonando anche il suo tradimento con la sorella. La perdita di un figlio desiderato e un amore così grande da voler donare, la portò a crescere come figlie le scimmiette che aveva adottato e che spesso dipingeva nelle sue tele. Il folclore messicano s'insinuò nelle sue opere e nella sua immagine facendola diventare attraverso autoritratti e foto un'indiscussa icona di stile, manifesto dell'arte, della moda e del femminismo. Uno sguardo inconfondibile contornato da folte sopracciglia sono diventate lo status symbol di un'icona unica per stile e arte. I suoi lunghi capelli corvino intrecciati e contornati da fiori colorati sono sempre un'inesauribile fonte d'ispirazione per il mondo della moda. Numerose passerelle e shooting fotografici si sono ispirati a lei e al colore del suo amato Messico susseguendosi inesauribilmente anno dopo anno. Il suo stile ecclettico con cui modificava e adattava i vestiti al suo corpo dolorante, le permise di creare uno stile personale con cui riuscì a camuffare i suoi difetti fisici. Indossava sempre dei corsetti per placare i dolori del rachide, gonne lunghe e calzettoni per la gamba destra colpita in tenera età dalla polio e un tacco più alto per il piede destro per migliorare la sua andatura. Colori e texture erano il suo modo per nascondere le imperfezioni ed esaltare allo stesso tempo il suo spiccato senso estetico e la sua caparbia personalità. Numerosi libri scritti citando i suoi diari. Anche la bellissima canzone dei Coldplay "Viva la Vida" si ispira alla sua ultima opera.
Una mostra che attendo da tempo, un'emozione che corre sul filo dei giorni e finalmente Frida sarà a Roma, ed io sarò pronta ad incantarmi davanti ai suoi diari pittorici. Alle Scuderie del Quirinale dal 20 Marzo al 31 Agosto 2014.
Bello! ;) sono anch'io impaziente per questa mostra!!! ;) non vedo l'ora!!!
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