venerdì 27 gennaio 2012

Saldi: il Vademecum dell’incallita compratrice seriale!


 Gioielli: bracciali gemelli, anello dorato e anello argentato con pietre by H&M, anello con motivo laterale by Accessorize.
Camicia a pois by Zara
Spilla retrò by Pimkie, che indosserò sul collo di pelliccia o con la collana di perle, entrambi vintage
Blazer bianco e nero e viola by Bershka
Quando il nostro senso di colpa da incallita shopaholic si nasconde con il capo chino alla nostra vigile coscienza, per averci indotte in tentazione ad acquistare il centesimo paio di scarpe, ci sentiamo indifese come un bambino sorpreso con le mani nel barattolo della marmellata, chiediamo indulgenza e invochiamo clemenza in nome della nostra venerata Madame Chanel. Ed è così che in quel preciso istante a salvarci in  extremis arriva l’abbagliante e provvidenziale luce che illumina in pompa magna le vetrine dei nostri negozi preferiti con l’enorme scritta: SALDI! Ed è lì che diventiamo consapevoli che ci troviamo davanti all’inizio della fine e non ci sarà più possibilità d’invocare misericordia alla coscienza, al nostro senso della misura e della giustizia, al nostro conto in banca e ai venerati stilisti e dive che vegliano incorniciati sulle nostre pareti alla buona riuscita dei nostri outfit. E sogghignando la nostra seppur chic personalità criminale, rilega con nonchalance nell’abisso dell’incoscio l’unico fioco barlume di senso di vergogna che provavamo dopo aver aperto l’allegro portafogli color arcobaleno osservando che è così vuoto da inorridire da solo e accartocciarsi su se stesso per non guardarci in quegli occhioni da cerbiatta che gridano pietà.  Ma come può una giovane fanciulla resistere a tante meraviglie dall’accattivante e ribassato prezzo? Come potrebbe resistere colei che ogni giorno ha l’arduo compito di creare outfit  che la facciano sentire la nuova Audrey destando l’ammirazione altrui. Ed è qui che la nostra furba coscienza attua una serie di meccanismi di difesa per proteggersi dal crescente senso di colpa mettendo in moto una serie di strategie atte ad accaparrarsi gli oggetti dei desideri facendo impallidire anche la scaltra arguzia di Arsenico Lupin. Ed è così che nasce nell’incallita compratrice seriale il diabolico VADEMECUM DEI SALDI!
       Prima fase anticipatoria.
Sappiamo bene che la nostra diabolica mente è sempre alla ricerca dell’outfit perfetto e si proietta con largo anticipo all’atteso giorno dei saldi iniziando settimane prima la perlustrazione dei negozi. In men che non si dica la nostra mente setaccia come un radar negozi, articoli, capi, taglie e prezzi. Contemporaneamente vengono svolte due funzioni: la comparazione e la previsione.
La comparazione prevede il paragone di due capi simili ma di marchio diverso considerando nei due  il risultato di miglior vestibilità, qualità e probabile percentuale di sconto applicata.
La  previsione considera l’associazione del capo in questione con ciò che già possediamo nel nostro armadio. In pochi minuti viene passato in rassegna tutto il nostro guardaroba, anche la sessione estiva che giace dormiente negli scatoloni rosa sopra l’armadio. E dopo tutto questo una domanda sorge spontanea: chi aveva detto che andavamo male in matematica? La nostra temuta prof impallidirebbe davanti a tanta maestria, perché è quasi ufficiale che gli algoritmi dello shopping seriale saranno il prossimo studio della scienza!
       Seconda fase organizzativa .
Prendendo visione degli oggetti dei desideri che ci fanno battere il cuore stiliamo una lista in cui inseriremo il prezzo, la taglia e i negozi dove lo abbiamo visto.  E’ utile essere previdenti, prendendo in considerazione più negozi dello stesso marchio, perché qualora arrivassimo tardi e l’articolo fosse già finito avremo sempre una seconda preziosa possibilità di trovarlo in un altro negozio.
Terza fase perlustrativa.
Un  paio di giorni prima dell’inizio dei saldi perlustrare i negozi per capire se i capi che intendiamo comprare faranno parte della merce in sconto. Solitamente qualche giorno prima un’ala del negozio viene adibita ad angolo degli sconti ed è lì che imperturbabili e fischiettanti andremo a curiosare mentre sentiremo che gli sguardi d’odio delle commesse si tramuteranno in proiettili penetrandoci tra gli strati di vestiti mentre loro si affannano a mettere in ordine la merce. Sempre con aria indifferente porteremo nel camerino gli abiti scelti per poter verificare se corrispondono all’idea che ci eravamo fatti di loro, considerando taglia, qualità, vestibilità e futuro utilizzo. Nei giorni di saldi è impensabile e improduttivo provare i vestiti , eviteremo così la ressa nei camerini e non rischieremo di perdere nessun oggetto dei desideri mentre provavamo altri capi.
Quarta fase operativa.
Il primo giorno dei saldi osserveremo con scrupolosità e rigore due  fondamentali regole.
La prima è dare priorità ad un capo, scegliendo un oggetto di qualità come un cappotto, un paio di scarpe o un blazer che a prezzo pieno per noi sarebbe stato proibitivo.
Seconda regola è indossare abiti e scarpe comode,  adottando uno stile alla Eva Kant con leggings e lupetto. Avremo sicuramente molto da camminare e ci potremmo inaspettatamente trovare a provare un capo che ci era sfuggito durante il giro di ronda dei giorni precedenti. Accessorio fondamentale è la borsa a tracolla. Indossandola avremo le mani libere per poter rovistare tra le altissime pile di magliette sugli scaffali. Secondo accessorio fondamentale è una grande shopping di stoffa con i manici lunghi, diventerà la nostra utile compagna che conterrà tutti gli acquisti effettuati evitandoci di impilare su un unico braccio le scomode e pesanti buste e arginerà anche la fobia di aver dimenticato qualcosa nel trambusto del negozio.
Quinta fase conclusiva.
Prevede l’ultimo giro di ronda tra i negozi quando i saldi staranno ormai per terminare, in questi giorni sarà possibile fare degli ottimi affari a prezzi stracciati. Ed è in questa fase che potremmo considerare di acquistare i capi che non erano state le nostre priorità, ma che comunque potrebbero ritornarci utili.
Stanche e soddisfatte porteremo a casa il nostro prezioso bottino riversando il contenuto delle buste sul nostro lettone per godere appieno dello spettacolo di cui ci siamo rese protagoniste, consapevoli del fatto che domani la nostra sporca coscienza farà i conti con il candido e ripulito resoconto dello scontrino del bancomat!





Colletto di paillettes oro by H&M
Maxi sciarpa By Zara che inonderò di profumo Love by Chloè
Smalti sparkling by Essence, smalto fucsia e rosso by Layla, smalto menta by Catrice, rossetto rosso by Kiko
Blusa da geisha e cappotto di ecopelliccia con maniche in ecopelle by H&M
 Pochette: pitonata by Zara, bicolor by Bershka, da polsoby Mila Schon



2 commenti: